SAN PIETRO IN VINCOLI DETTO ANCHE IL CIMITERO DEGLI IMPICCATI

San Pietro in Vincoli detto anche "il cimitero degli impiccati"
Cimitero degli impiccati - porticato interno
Dal 1776 le sepolture della città di Torino, che precedentemente avvenivano per lo più all'interno delle chiese, ebbero due luoghi dedicati: i primi cimiteri a Torino.
San Pietro in Vincoli detto anche il cimitero degli impiccati
Cimitero degli impiccati - frontone esterno
Dei due cimiteri gemelli costruiti a Torino in tale data, ne resta oggi solo uno: San Pietro in Vincoli.

L'architettura di questo cimitero è settecentesca, con uno spazio centrale adibito ad ossario, dei pozzi per i corpi senza bara, le cripte delle famiglie nobili e abbienti, disposte lungo i portici.

"il cimitero degli impiccati"
Contemporaneamente un'area circostante, ma fuori dalle mura consacrate del cimitero, venne adibita alle sepolture dei suicidi, dei non battezzati e dei giustiziati che, in quel periodo erano uccisi mediante impiccagione nella vicina piazza, detta ancor oggi "la Forca".
Proprio per questo si prese l'abitudine di chiamare il cimitero "camposanto degli impiccati".
"camposanto degli impiccati" 
A rendere ancora più lugubre San Pietro in Vincoli, contribuì la disposizione regia che permetteva l’utilizzo dei cadaveri dei condannati per le lezioni di anatomia degli studenti della medico-chirurgia dell'epoca.
"il cimitero degli impiccati"
Dal 1988 il Comune di Torino ha effettuato un radicale restauro ed oggi lo splendido cortile porticato è utilizzato per manifestazioni all'aperto mentre lo spazio interno era la sede della Biblioteca del Museo del Cinema "Gromo".